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La Cooperativa

LA NOSTRA STORIA

La nostra esperienza comincia nel 1985, quando diversi volontari decidono di dare vita alla Cooperativa San Benedetto. Nata per rispondere al problema del reinserimento lavorativo soprattutto per i giovani che si trovano in situazione di disagio, la Cooperativa si trasforma quasi subito in una struttura che alla formazione lavorativa affianca il servizio di accoglienza per coloro che si trovano ancora nel problema della dipendenza da sostanze. Inizia perciò il rapporto di collaborazione con la USL del territorio livornese, con la quale viene stipulata una convenzione, tuttora in atto, per accogliere nel programma terapeutico semi-residenziale del Centro Diurno i soggetti inviati dal Servizio per le Tossicodipendenze.

Sul territorio, oltre alla gestione del programma terapeutico, la Cooperativa si impegna fortemente anche nel campo della promozione culturale – attivando momenti di incontro e di dibattito sulla realtà sociale e politica nazionale e cittadina – e della prevenzione, attraverso progetti specifici realizzati nelle scuole della provincia.

Nel 2000 la struttura si suddivide in Cooperativa e Associazione: alla prima continua ad essere affidata la parte lavorativa, mentre l’Associazione prosegue il lavoro rivolto verso il mondo del disagio, curando l’inserimento di soggetti tossicodipendenti nel Centro Diurno e sperimentando nuove idee di accoglienza e sostegno. L’Associazione diviene membro del Coordinamento degli Enti Ausiliari della Regione Toscana (CEART) e del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), partecipando attivamente alle iniziative promosse da tali Coordinamenti a livello regionale ed extraregionale. Collabora inoltre con l’UEPE del Ministero di Grazia e Giustizia, con il quale è stato stabilito un protocollo d’intesa per la presa in carico, cura e riabilitazione di soggetti in misura alternativa alla detenzione.

Dal 2002 l’Associazione partecipa attivamente alle iniziative promosse dalla Fondazione Banco Alimentare, e in particolare alla giornata Nazionale della Colletta Alimentare, ed è inoltre membro dell’Associazione Libera.

I NOSTRI PRINCIPI FONDATORI

L’organizzazione della Cooperativa e le sue diverse attività hanno subìto, nel tempo, diversi adattamenti dovuti sia alle inevitabili trasformazioni del fenomeno tossicodipendenza sia al succedersi di persone e luoghi. Possiamo però individuare alcuni punti fermi del nostro progetto.

In primo luogo l’accoglienza: il percorso terapeutico attuato è frutto di riflessioni e di notevoli cambiamenti nel corso degli anni. Quello che non cambia è certamente il valore dell’Accoglienza, inteso come strumento per rendere le persone protagoniste della loro vita, attraendole con il piacere dello stare insieme e del fare attività costruttive e coinvolgenti.

Accogliere è anche tranquillizzare e far sentire a proprio agio, allo scopo di far riemergere attitudini e voglia di rimettersi in gioco, accettare se stessi ed imparare a relazionarsi con gli altri. E’ mettere, al posto dei sensi di colpa, nuove e concrete azioni che restituiscano fiducia e dignità. Ancora, è esaltare il bello che è dentro ognuno di noi, attraverso poche regole di buon senso e fornendo diverse possibilità di impegno.

Il territorio è invece il terreno su cui chi è emarginato vive e sperimenta la complessa drammaticità della sua situazione. E’ il mondo delle sue origini, dei suoi affetti, dei suoi punti di riferimento più o meno stabili, più o meno frammentati. Ma allo stesso tempo può divenire il luogo in cui la solidarietà si attua e si fa visibile e dove l’ideare, il progettare e il costruire insieme aiuta ad abbattere le barriere dell’indifferenza e del rifiuto.

Coerentemente con questa visione, la Cooperativa si impegna a realizzare la sua attività sulla base di alcuni principi fondamentali, quali:

• L’uguaglianza: tutti coloro che sono impegnati e coinvolti nelle attività della Cooperativa sono tenuti ad assicurare, nello svolgimento delle proprie mansioni e compiti, la stessa attenzione e cura a tutte le persone che entrano in contatto con la Cooperativa stessa, senza distinzioni di sesso, razza, nazionalità, religione, lingua e opinioni politiche o culturali.

• L’imparzialità: l’applicazione del principio d’uguaglianza comporta che trattamenti e prestazioni siano erogate dal personale in modo obiettivo e senza interessi di parte.

• La partecipazione: vale a dire il coinvolgimento attivo dell’utente nel processo terapeutico, che tenga quindi conto delle sue peculiarità, aspirazioni e inclinazioni. Ciò comporta il diritto di accedere alle informazioni che lo riguardano e di formulare osservazioni, suggerimenti e reclami al fine di partecipare al processo di miglioramento del servizio attraverso le proprie valutazioni.

• L’efficienza ed efficacia: la Cooperativa si impegna ad assicurare prestazioni efficaci (cioè potenzialmente capaci di determinare effetti positivi per la salute) ed efficienti (ossia senza spreco di risorse).